Dolmens

Ultima modifica 12 settembre 2023

Un solo dolmen ad oggi (ma certo per carenza nella ricerca) attesta la presenza di popoli agropastorali di nuova provenienza europea nel nostro territono.

In epoche coeve alle domos, quei popoli preferivano costruire le loro tombe con massi collocati in verticale (ortostati) e quindi coprirle con un lastrone megalitico, Questo tipo di monumento è presente in tutta l'Europa, dalla Costa Atlantica fino al Vicino Oriente: territori nei quali si è diffuso per le continue migrazioni dei popoli neolitici e dei primi conoscitori dei metalli.
Dunque anche il nostro territorio fu interessato, in quelle lontane epoche, a quei vasti spostamenti. Una struttura tombale megalitica, e dunque di tipologia dolmenica, viene segnalata in Santa Maria di Loculi, ma di essa non abbiamo tracce precise.
Anche Vittorio Angius, nel 1839, segnalava un imprecisato numero di strutture, che potrebbero essere ascritte ai dolmens, come può essere dedotto dalla sua descrizione che dice: ''...vedonsi in certi poggi pietre enormi in somiglianza di mense di altari: alcune intere, ed una non ancora tolta dalla cava, detta aitu de muru presso a un rivolo, ave pare essere stataformata''.

Il Taramelli, nel 1933, la descriveva come una ''Tomba di giganti detta pedra lata di santa Maria, poco lungi dalle tombe di Pira 'e Tusu, rimangono alcune pietre del fianco del corridoio ed una grande lastra ben lavorata della copertura, forse anche lo stele rovesciata''. Queste lastre enormi, di cui parlano sia l'Angius sia il Taramelli, furono asportate e tagliate negli anni Sessanta, per la costruzione di un muro a secco.
Le pietre fitte di notevoli dimensioni e i dolmens non hanno certo la complessità architettonica dei nuraghi, e tuttavia ci documentano come gli abitatori prenuragici avessero già una vocazione di costruttori. Infatti, lo spostamento e la collocazione di grandi pietre presumono il possesso di una tecnica operativa. Alcune tipologie delle costruzioni antiche sono attestate dalle domos, che sono spesso ispirate alle abitazioni dei vivi.
Anche per l'epoca prenuragica, dunque, le più significative testimonianze ci vengono dall' architettura.


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